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L'INPS, mediante propria circolare n. 31 del 25 febbraio 2022, ha resi ufficiali le aliquote contributive applicabili per l'anno 2022 alle aziende che operano nel settore agricolo, che impiegano operai a tempo indeterminato e a tempo determinato ed assimilati.
Restano, nonostante la nuova circolare, invariate le agevolazioni tariffarie disposte per alcuni territori e i contributi dovuti verso l'INAIL.

L'Istituto, con la suddetta circolare (allegata alla presente notizia), rende note le aliquote contributive che dovranno essere applicate dalle aziende che operano nel settore dell'agricoltura e impiegano operai a tempo indeterminato e a tempo determinato. Le stesse vengono incrementate annualmente della misura di 0,20 punti percentuali a carico del datore di lavoro, sino al raggiungimento dell'aliquota complessiva del 32%.

Per l'anno corrente, quindi, l'aliquota contributiva di tale settore viene fissata nella misura complessiva del 29,70% (di cui l'8,84% a carico del Lavoratore).

Inoltre, l'aliquota contributiva dovuta al FPLD dalle aziende singole o associate di trasformazione o manipolazione di prodotti agricoli zootecnici e di lavorazione di prodotti alimentari con processi produttivi di tipo industriale, ha raggiunto, nell'anno 2011, la misura complessiva del 32%.
Conseguentemente, anche per l'anno in corso, l'aliquota contributiva di tale settore resta fissata nella misura del 32,30% (di cui l'8,84% a carico del Lavoratore).

Per quanto concerne invece la contribuzione INAIL, si comunica che le aliquote sono invariate, e fissate nella seguente misura:
- assistenza Infortuni sul lavoro: 10,1250%;
- addizionale Infortuni sul lavoro: 3,1185%.

In relazione invece alle agevolazioni per zone tariffarie nel settore dell'agricoltura, per il corrente 2022, non vi sono state apportate variazioni, fissando le così aliquote:
- non svantaggiati (ex fiscalizzato Nord): nessuna
- montani: 75%
- svantaggiati: 68%.

Fonte INPS

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L'Ufficio Stampa
CONF.E.L.P. Nazionale